Recensione del BDSM Romance “Possession. Il confine tra l’amore e l’appartenenza”, a cura del Blog di MissBlurb

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Eccoci qui per leggere, questa volta, la recensione del BDSM Romance “Possession”, da parte del Blog di MissBlurb.

Il BDSM Romance firmato Penelope White, che ha travolto il cuore di tantissime lettrici.

Ma vediamo cosa ne pensa il Blog MissBlurb.

Recensione “Possession”:

Premetto che è il primo libro che leggo dell’autrice e ammetto che da oggi non la mollerò più!
Innanzitutto ho evidenziato praticamente tutto il libro e dovuto fare una cernita tra le citazioni, per cui già da questo capite quanto mi è piaciuto.
Le pagine volano nonostante sia un mattone di 563 pagine; sicuramente perché è scritto molto bene, è semplice, d’impatto ma non volgare. L’immedesimazione è istantanea. Non vengono tralasciati personaggi o trama, esattamente quanto i dettagli curatissimi.
Cosa che cattura ancora di più l’attenzione e l’amore del lettore sono i dialoghi simpatici, le risposte frizzantine che lasciano spazio ai protagonisti di farsi una risata senza complicazioni.
Per quanto riguarda i personaggi la protagonista femminile, Anna, è arricchita di dettagli, una donna forte e sicura che non si fa mettere i piedi in testa, ammenoche non lo desideri lei stessa. È una mamma dolce, che ama suo figlio e si vede, per quelle poche volte che ne parla.
Max l’ho trovato un ottimo personaggio, il retroscena perfetto sia per lo svolgimento che per la vita di lei. Amo i botta e risposta tra Anna e Sandro, protagonista maschile; lei colpisce il segno, è schietta e sincera, non bada a risparmiarsi; lui sa esattamente dove puntare con precisione ed elegante raffinatezza ma pur sempre duramente.
L’autrice riesce a descrivere perfettamente le emozioni di tutti ma soprattutto quelle che prova Anna. Mi sono sentita proprio lei, sempre, per tutto il libro.
Ora vorrei esprimere senza filtri ciò che ho sentito, per cui potrebbero esserci dei piccoli spoiler da qui:
Per la prima volta non sono stata male leggendo, cosa iper positiva perché, leggendo questo genere da anni so cosa aspettarmi e invece questa volta no!
Per la prima volta l’argomento viene trattato in maniera SANA. Nei libri nonostante solitamente si chieda il consenso percepisco sempre quella sensazione di obbligo che poi causa malessere nella protagonista e di conseguenza in me; in un modo o in un altro trovo qualcosa che non condivido moralmente, facendomi addirittura arrivare a odiare il libro in questione. Ma Penelope, in questo libro, ha saputo farmi stare bene, mi ha fatta innamorare e condividere ogni pensiero.

Per cui voglio veramente farle i miei più sinceri e profondi COMPLIMENTI.

È così, secondo me, che si affronta una relazione Sana, Sicura e Consensuale. (Soprattutto al capitolo 29, non voglio fare spoiler ma chi ha letto ha capito)
Sandro, a mio avviso, è una persona buona che ha veramente capito lo spirito dell’appartenenza! Non è il mostro egoista che predomina questa tipologia di narrazione.
E cosa fondamentale: lei È LIBERA DI SCEGLIERE, lui le parla senza imporre nulla! Non ha secondi fini! Lei non la vive male e noi con lei.
Il fatto che chieda gli occhi sui suoi, non la spoglia mai, non si avventa; per farvi capire quanto l’importante è il contatto psicologico lei si spoglia per la prima volta a 65% di 563 pagine e lui continua a non toccarla. È un fattore mentale, la vera dominazione è prima di tutto psicologica.
Difatti ecco le sue parole:

1. “Cercami, io non lo farò. Aspetterò che sia tu a farlo, se lo vorrai.”

2. “Forzarla non è di certo ciò che voglio” Giocare con la mente di qualcuno è interessante e soddisfacente solo sino a quando è consensuale, oltre quel limite diventa plagio. E io non godo nell’esercitare un ascendente, se non voluto da ambo le parti.

3. Non posso e non voglio importi qualcosa che ritieni al di fuori della tua concezione di moralità.

4. Abbiamo molto altro che ci lega, al di là del fisico. Abbiamo un legame mentale, che è la forma più forte di tutte quelle che possano mai coinvolgere due corpi in questa vita.

5. Soddisfare la carne richiede poco tempo… ma per soddisfare una mente ce ne vuole molto di più e una volta che ha assaggiato il frutto del piacere, lei non si ferma, aprendosi ancora, esigendo nuovi stimoli.


Poi ovviamente il tutto sfocia in qualcosa di non delimitato ma nonostante tutto lui la tratta diversamente, si accorge di lei, non solo del suo corpo. La tratta come UNA PERSONA. E è questo fattore che più di tutto me l’ha fatto amare, lui, lei e tutto il libro.

‘Ai miei occhi, il colore delle tue guance imbarazzate è molto più accecante del bianco brillante di queste stoviglie.” ~Sandro


Immagino di avere tante altre lodi da tessere a questo romanzo introspettivo ma credo, spero, di avervi incuriositi abbastanza da potergli dare un’opportunità.


Se potessi darei cento e passa stelle ma non credo l’autrice si possa lamentare delle cinque, ovvero il massimo.
Vi lascio con una domanda posta direttamente dalla protagonista: come si possono unire cuore e testa? Secondo voi è possibile?

Recensione a cura del Blog di Missblurb la trovate su Instagram come: @Missblurb.

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