Tappa importante.
Perchè questa volta non vi porto solo nel mio mondo, ma nella mia vita.
La mia prima decade non poteva essere coronata in modo migliore, se non con la pubblicazione di qualcosa di MIO.
Sinossi:
“Perché non c’entra nulla con la sofferenza del corpo, nonostante questa sia spesso presente.
Perché il dolore che intendo io è quello nella mente.
Quel flusso che, indisturbato e latente, serpeggia nella testa, invadendo pensieri e idee. Macchiando tutto al suo passaggio. Lasciando solo sporco vuoto dietro di sé, nient’altro.
Perché è il silenzioso dolore delle conseguenze psicologiche che ti uccide davvero.
I sintomi, le corse in ospedale, gli effetti del cortisone, quelli della cura che dovrai fare per il resto della vita, beh, questi sono solo un lieve e insulso corollario, nulla che abbia a che vedere con la devastazione della mente.
Perché è quella che ti uccide”.
Ciao a tutti, mi chiamo Penelope.
Questa è la mia storia e io sono qui per raccontarvela.
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